top of page

Il turismo invernale

Nel 2019 i viaggi sono diminuiti rispetto al 2018, soprattutto nella prima metà dell’anno. I turisti nel primo trimestre 2019 si sono ridotti di circa il 16% rispetto all’inverno del 2018, a causa della marcata diminuzione di turisti che partono per una vacanza lunga. Questa diminuzione del numero di turisti è generalizzata in tutte le fasce di età, fatta eccezione per gli over 55, che rispetto all’anno precedente, si mantengono stabili. Il turismo interno è stato maggiore rispetto al turismo estero. La meta preferita dai vacanzieri è stata il Trentino Alto-Adige, che è stata la regione maggiormente visitata, seguito dalla Toscana, dalla Lombardia e del Lazio.

Durante il periodo invernale sono state effettuate per lo più vacanze per praticare uno sport: famosa è la cosiddetta “settimana bianca” in cui solitamente, i residenti si prendono un periodo di vacanza per andare a sciare. 

Il turismo estero è minore di quello interno ma non è mancato; tra le destinazioni estere favorite dai residenti la prima è stata la Spagna, seguita dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia e dal Regno Unito.

Affianco al turismo sportivo c’è stato anche un turismo di tipo culturale. L’offerta turistica nei mesi invernali si è rafforzata grazie alla vasta rete museale. Le prime dieci città per numero di visitatori dei siti del patrimonio culturale nazionale sono: Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Milano, Torino, Pisa, Pompei, Siena e Verona. In queste città si è concentrata oltre la metà dei visitatori. 

Il turismo estivo

Rispetto agli precedenti, il turismo estivo durante il 2019 è stato caratterizzato da una diminuzione dei viaggi, soprattutto per quanto riguarda le vacanze brevi. Le vacanze lunghe, infatti, sono state preferite dai turisti rispetto quelle più corte.

Gli anni precedenti si sono contraddistinti per la discreta crescita del numero di pernottamenti, ma nel 2019 la domanda di turismo soprattutto da parte dei residenti è leggermente calata.

Il 2019 si è contraddistinto per lo più per viaggi di piacere, mentre i viaggi di lavoro sono diminuiti, concentrandosi maggiormente nell’ultimo trimestre dell’anno.

La maggior parte dei turisti vive nel Nord-est del paese, i residenti al sud hanno effettuato meno viaggi durante il periodo estivo 2019.

Nonostante il calo dei pernottamenti, rispetto agli anni scorsi, il trimestre estivo è stato confermato come quello con la più alta concentrazione di vacanze durante l’anno.

La regione preferita come meta delle vacanze 2019 è stata la Puglia, seguita dell’Emilia-Romagna, la Liguria, il Trentino Alto-Adige e la Toscana. Il Nord è rimasto l’area del Paese con più potere attrattivo, sia per le vacanze (soprattutto vacanze brevi) che per i viaggi di lavoro. Per quanto riguarda le vacanze lunghe, è stato preferito il Mezzogiorno.

Il turismo interno è stato maggiore rispetto ai soggiorni all’estero, sia per quanto riguarda il turismo estivo che per il turismo invernale. Anche se, i soggiorni all’estero sono stati in lieve crescita; questo incremento è stato in gran parte dovuto all’incremento degli spostamenti della componente straniera residente verso i luoghi di origine, prevalentemente per far visita a parenti e amici.

I viaggi oltre i confini nazionali si concentrano, come sempre, nei Paesi dell’Unione europea per tutti i tipi di viaggio. Anche nel 2019, Spagna e Francia sono i Paesi più visitati, seguiti da Romania, Germania, Regno Unito e Grecia. Nel 2019, gli alloggi privati si confermano la sistemazione prevalente soprattutto per i soggiorni trascorsi in Italia. Fuori dai confini, invece, i turisti hanno preferito alloggiare in strutture ricettive collettive.

©2022 di Il turismo in Francia e in Italia di fronte al Covid-19. Creato con Wix.com

bottom of page