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Primo anno

Nel 2020, le misure eccezionali per combattere la pandemia di Covid-19 hanno sconvolto la vita economica e sociale, in Francia e all'estero. Le ripercussioni economiche create dalla crisi pandemica hanno assunto una portata senza precedenti.


Da metà marzo, la chiusura degli stabilimenti turistici e il confinamento hanno portato a un forte calo delle presenze dei vacanzieri. Rispetto all’anno precedente, i pernottamenti negli hotel si sono dimezzati, soprattutto un forte calo lo hanno risentito gli hotel in Île-de-France. La Francia continentale solitamente rappresentava la meta di turisti provenienti dall’estero e di turisti business, che viaggiavano per affari. Questi due segmenti però sono stati duramente colpiti dalla crisi.


A partire da marzo, i residenti francesi sono andati in vacanza meno spesso rispetto agli anni precedenti. Chi ha deciso di partire ha preferito alloggi non commerciali, scegliendo di trascorrere le proprie vacanze nelle seconde case, con la famiglia o con gli amici.

Nel 2020 è aumentato il turismo domestico, con i residenti che viaggiano molto più spesso all’interno della propria regione. Anche per quanto riguarda il turismo durante le feste di fine anno, i residenti hanno puntato a trascorrere le vacanze in queste strutture ricettive senza fini di lucro.

Questa tipologia di alloggio è diventata tanto popolare grazie al fatto che ha consentito ai viaggiatori di limitare le spese e di restringere i contatti.


Quindi, l'occupazione alberghiera è calata in tutti i territori durante l’estate 2020, raggiungendo i 45 milioni di pernottamenti nel 2020, contro i 69 milioni del 2019. Tuttavia, la campagna e il mare sono stati meno colpiti, grazie alla decisione dei turisti residenti che hanno deciso di rinviare il proprio soggiorno all’estero per trascorrere le vacanze nella propria regione. La regione parigina però, è rimasta isolata dalla relativa ripresa estiva.

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Secondo anno

A partire da maggio 2021, al termine delle restrizioni ai viaggi dovute alla crisi sanitaria, l’attività turistica francese riparte. 

Con il passare dei mesi, anche se le strutture ricettive turistiche continuano a registrare un minor numero di pernottamenti rispetto agli anni passati, il settore turistico riprende a crescere grazie ai turisti residenti. 

La presenza di turisti non residenti è ancora bassa a causa di alcune restrizioni ai viaggi ancora in vigore nell'estate 2021. I pernottamenti dei clienti provenienti dall’estero, infatti, sono diminuiti del 56% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Come nell’estate 2020, i turisti continuano a prediligere soggiorni lontani dai grandi centri urbani e preferiscono strutture situate sulla costa o nelle catene montuose. 

I campeggi situati nella zona costiera combinano un'offerta di alloggi individuali all'aperto con il fascino della vicinanza alla spiaggia. Il numero di pernottamenti totali nei campeggi è minore rispetto agli anni passati, ma è più alto rispetto alle altre strutture o alle altre località turistiche. Il calo di presenze è comunque sempre rappresentato dai turisti non residenti, poiché la presenza dei residenti supera quella del 2019. 

Stessa cosa per quanto riguarda il turismo sulle catene montuose: si nota un ritorno abbastanza marcato di turisti residenti e una notevole assenza di turisti non residenti. 

Al contrario delle grandi regioni costiere del Mediterraneo e dell'Atlantico, in Île-de-France, nel Grande Est e nell'Alta Francia, la carenza di presenze dei clienti residenti si aggiunge a quella dei clienti non residenti.


I turisti dal Regno Unito da sempre rappresentano la principale clientela straniera a soggiornare nella Francia continentale. La crisi sanitaria, affiancata alla Brexit, ha portato a un calo di turisti provenienti dal Regno Unito molto più marcato di quello dei residenti dei Paesi confinanti con la Francia. Rispetto all’estate 2019 è aumentata la presenza di turisti provenienti da Svizzera e Belgio. Per quanto riguarda gli altri paesi con cui confina la Francia: il numero di turisti dalla Germania e dai Paesi Bassi è minore rispetto all’inizio della pandemia. La presenza di turisti italiani e spagnoli invece è tornata ad essere abbastanza stabile, anche se la percentuale di pernottamenti è più bassa rispetto agli anni scorsi.


I turisti francesi, così come nel 2020, continuano a prediligere alloggi non di mercato (seconde case, famiglia o amici), soprattutto a fine maggio 2021. 

Durante questo periodo, i viaggi all’estero sono stati rari: rappresentano un terzo del livello del 2019. Le principali destinazioni sono state Spagna, Italia e Portogallo. Un fattore che ha pesato sui viaggi all’estero è stato sicuramente la decisione degli Stati Uniti di chiudere le frontiere.

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